Tra pittura e disegno, tra colori vivi e tratti accennati ed essenziali o, netti e decisi, “Ritratto di Signora”, personale di Pupi Fuschi (pseudonimo artistico di Stefania Di Lorenzo) nasce con l’intento di illuminare e arricchire di nuovi spunti l’universo femminile, così multiforme e, per certi versi, misterioso. Forse un’ardua impresa o forse, un magico connubio fra l’artista e le donne protagoniste dei ritratti: un’interazione complessa, ma efficace e arricchente.
La mostra, a cura di Alessandra Consiglio, inaugurata venerdì, a “Spazio Cannatella – Armonia e benessere”, in via Papireto 10, a Palermo, si compone di sedici opere pittoriche e sei disegni, frutto di una accurata ricerca, anche introspettiva, attuata dall’artista, con lo scopo di far luce ed esplorare la donna in quanto essere umano, troppe volte occultata, nella sua reale essenza.
Il titolo della mostra trae spunto da quello del romanzo di Henry James: nulla a che vedere con la storia della protagonista, ma di certo, l’appellativo Signora porta in sé la valenza della definizione, che non parla di donne o di femmine, ma di Signore appunto, includendo in ciò l’eleganza discreta, il distacco e il carattere di ogni protagonista. Tema caro all’artista, il ritratto è l’elemento distintivo della personale di Pupi Fuschi, tra disegni e tele ad olio, con l’intento di delineare al meglio l’habitus e il modus vivendi delle Signore, attraverso gli occhi della pittrice.
In mostra vi sono, infatti, diversi ritratti di donne palermitane, note e meno note, ma di certo uniche nella loro essenza, realizzati dall’artista nel suo atelier nel cuore del centro storico, a due passi dal mercato di Ballarò. Esposti ritratti a Letizia Battaglia, Samantha Consiglio, Daniela Cucina, Susanna Di Carlo, Anna Di Marzo, Gabriella Renier Filippone, Marina Finettino, Carla Garofalo, Maria Leone, Flora La Sita, Massimo Milani, Fiorella Munda, Eva Oliveri, Virginia Palumbo, Rosanna Pirajno, Caterina Risica, Maria Ruta, Nadia Spallitta.
L’interesse e la sensibilità di Pupi Fuschi per le donne e, più in generale, l‘impegno contro ogni forma di discriminazione verso gli esseri umani, diviene effettivo con la partecipazione alla campagna “Wear the difference”, istituita dalla Al Revés, società cooperativa sociale, sostenendo un laboratorio di pittura tessile, dedicato alle persone con disturbi psichici.
L’Al Revés è un’impresa sociale nata per favorire l’inclusione socio-lavorativa e il supporto socio-relazionale di persone svantaggiate, puntando sull’auto-imprenditorialità. I contributi raccolti attraverso la mostra, supporteranno lo sviluppo imprenditoriale di “Flowers of hope”, una nuova linea di bijoux di stoffa, realizzata dalle donne maltrattate, vittime di tratta e con esperienze difficili.
“Lo sguardo di una donna verso un’altra donna – sottolinea la curatrice Alessandra Consiglio – è certamente puntuale, a volte inclemente, ma avviene anche un riconoscimento e forse, da ciò, che ci si lasci interpretare. Pur trovandosi immerse nei propri pensieri o in una personale dimensione, le protagoniste delle opere di Pupi sono presenti, dinnanzi l’osservatore, qui ed ora, sembrano accogliere chi osserva, senza distacco, quasi fosse una sorta di invito a partecipare alla loro vita”.
La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, di mattina dalle 10 alle 12.30 su appuntamento (chiamando il num. 333-4135995), e il pomeriggio dalle 17 alle 19.30. Fino al 28 febbraio