Mario Desiderio è un fisico, autore di diverse pubblicazioni (come il fratello gemello Aldo, anche lui fisico: si sono laureati lo stesso giorno, 20 novembre del 1968) che hanno come obiettivo la divulgazione del pensiero scientifico e le sue ricadute su molti aspetti, non solo tecnologici ma anche del pensiero, della società moderna. Da oggi inizia la collaborazione con la rubrica Scienze di Hashtag Sicilia.
“Circa cento anni fa è successo qualcosa di strano nelle scienze fisiche : in tutta la comunità scientifica sono sorte all’improvviso idee nuove e stupefacenti sullo spazio e sul tempo, sulla mente e sulla materia. Queste idee solo da qualche decennio cominciano a raggiungere i non addetti ai lavori. La gente comune, che non ha mai sospettato che una grande rivoluzione del pensiero umano sia già avvenuta, prende a familiarizzarsi con i concetti che hanno affascinato i fisici di tre generazioni. La nuova Fisica è ormai maggiorenne.
I primi trent’anni del secolo scorso hanno visto nascere due grandi teorie: la Teoria della relatività e la Teoria dei quanti. La nuova Fisica non è solo un modello migliore del mondo fisico. I Fisici hanno capito subito che le nuove scoperte richiedevano una riformulazione radicale degli aspetti anche più fondamentali del reale. La nuova Fisica esige impostazioni audaci e impreviste: così nuove, in effetti, che sembrano andare contro il più comune buon senso e accostarsi più al misticismo che al materialismo.
Filosofi e teologi (almeno i più aperti) cominciano solo di recente a cogliere i primi frutti di questa rivoluzione. Anche la gente comune (almeno coloro che ricercano un più profondo significato della vita) scopre di nutrire certe convinzioni sul mondo in generale che si accordano stranamente con le conclusioni della nuova Fisica. Questa impostazione è apprezzata da psicologi e sociologi.
Le idee fondamentali della nuova Fisica ci indicano un nuovo modo di valutare l’uomo ed il suo posto nell’Universo, anche se bisogna sempre fare i conti con il conservatorismo e l’ottusità degli ambienti culturali in generale e accademici, o comunque ristretti all’ambito dell’istruzione, in particolare, specialmente quelli italiani.
In quei famosi trent’anni del secolo scorso la Fisica ha quindi conosciuto una rivoluzione che ha scosso la comunità scientifica ed ha richiamato l’attenzione in misura prima mai vista sul rapporto tra osservatore e mondo esterno. Si tratta, in particolare della Teoria dei quanti o Teoria quantistica: essa, un pilastro di quella che oggi chiamiamo nuova Fisica, dimostra scientificamente, al di là di ogni dubbio, che la consapevolezza ha un ruolo essenziale per la natura stessa della realtà fisica.
La teoria quantistica ha ormai quasi un secolo di vita, eppure è strano come soltanto da qualche decennio le idee stupefacenti di cui è portatrice comincino a giungere ai profani. Malgrado ciò, si comincia ad intuire che la nuova Fisica ci fornisce una interpretazione stupefacente ma attendibile della natura e del reale e che è impossibile ignorare la rivoluzione quantistica nella ricerca del significato della nostra stessa esistenza.
La Teoria quantistica è una branca della Fisica moderna con applicazioni prevalentemente pratiche. Dobbiamo alla teoria dei quanti il laser, il microscopio elettronico, il transistor ed i microchips, i superconduttori, l’energia nucleare. In un sol colpo essa spiega i legami chimici, la struttura dell’atomo e del nucleo atomico, la conduzione dell’elettricità, le proprietà meccaniche e termiche dei solidi, i meccanismi di collassamento stellare ed innumerevoli altri importanti fenomeni fisici.
Pochi Fisici professionisti si soffermano a meditare sulle bizzarre implicazioni filosofiche della Fisica quantistica: eppure fin dal suo concepimento, o quasi, ci si è resi conto che essa è davvero molto strana. La Teoria quantistica è nata dall’esigenza di spiegare certi fenomeni fisici che la Fisica classica non riusciva a spiegare, in particolare il comportamento degli atomi e delle particelle che li costituiscono: essa si occupa, pertanto, in primo luogo del mondo microscopico.
Si sapeva da tempo che certi processi fisici, quali ad esempio la radioattività, appaiono casuali e imprevedibili. Gli atomi radioattivi, se presi in gran numero, obbediscono alle leggi della statistica; ma è impossibile predire l’attimo esatto in cui un singolo atomo decade. Tutti i fenomeni atomici e subatomici sono impossibili a determinarsi: per spiegare i motivi di ciò occorre rivedere non solo i principi della Fisica classica, ma rivedere radicalmente tutti i principi, come si suole dire, dettati dal buon senso comune. Il fattore quantico rompe la catena delle cause e fa sì che vi siano effetti privi di causa. Ma per arrivare a ciò ci sono voluti trent’anni di sforzi sovrumani di scienziati di tutto il mondo con furibonde lotte e polemiche che coinvolsero tutti i premi Nobel per la Fisica del tempo.
E’ semplicemente fantastico ed infinitamente emozionante ripercorrere storicamente quei meravigliosi trent’anni che sconvolsero la Fisica ed anche i successivi fino ad oggi. Per questo mi sono accinto a scrivere queste pagine che comunque mi riportano indietro agli indimenticabili anni degli studi universitari, quando conobbi la magia della Fisica quantistica. Vi sono centinaia di ottimi libri scritti sulla Fisica quantistica e sulla storia della Teoria dei quanti, non c’era certamente bisogno del mio modesto e microscopico contributo. Ma questa scrittura mi rende enormemente felice e spero di poter giungere a tutti i miei amici che vorranno leggermi e che mi daranno preziosi consigli per migliorare la comprensibilità del testo; tutto quello che facciamo è una infinita tela di Penelope. (1 segue)