Si è svolta a Palazzo degli Elefanti l’audizione delle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, in commissione consiliare Patrimonio, sulle problematiche della zona industriale. Una riunione, voluta dal presidente Salvo Tomarchio, per fare il punto sull’annosa vicenda anche alla presenza dell’assessore comunale all’urbanistica Salvo Di Salvo.
Per i sindacati sono intervenuti i segretari provinciali della Filctem Cgil Giuseppe D’Aquila, della Fim Cisl Pietro Nicastro, della Uilm Matteo Spampinato, della Ugl metalmeccanici Angelo Mazzeo e della Ugl Chimici Carmelo Giuffrida che, nel ringraziare Tomarchio per la disponibilità all’ascolto dimostrata, hanno posto l’accento su vari aspetti dell’allarmante condizione in cui versa l’Etna valley.
“Ancora una volta ci troviamo a parlare della drammatica situazione della nostra zona industriale e ringrazio la commissione per averci dato questa possibilità, accogliendo il nostro grido di allarme. Crediamo che l’intervento odierno sia propizio per profondere una spinta dal basso che riteniamo sia importante per affrontare con forza quella che ormai è una vera e propria emergenza nella nostra città. Non è possibile che Catania si presenti con un tale biglietto da visita, di fronte alle numerose professionalità che si recano nelle aziende presenti nell’area”. Così Giuffrida nel suo intervento introduttivo, seguito dalle parole di Spampinato: “La viabilità è pessima e sono innumerevoli i pericoli per chi deve transitare in quelle strade. Siamo pronti a scendere in piazza per protestare qualora i fatti concreti, che aspettiamo, se in tempi brevi non arrivano le risposte che attendiamo. Vogliamo anche sapere chi deve intervenire e come lo intende fare.”
Gli fa eco Mazzeo: “Ci sono problemi di scerbatura e di sicurezza in quanto sono numerosi i fermi e le aggressioni ai danni dei lavoratori, oltre ai furti nelle aziende ed alla mancanza di acqua in alcuni punti dell’asse industriale. C’è anche un ponte in condizioni pietose e lo denunciamo da due anni! Non si può parlare di sicurezza sul lavoro se poi non c’è la sicurezza fuori dai luoghi di lavoro. E dobbiamo ringraziare Sant’Agata se fino ad oggi, per miracolo, non è accaduto nulla di grave. Chiediamo di essere presenti alle conferenze di servizi tra gli enti perché vogliamo vigilare sugli interventi che dovranno essere urgentemente realizzati”.
Per Nicastro “la Regione è la principale responsabile del disastro e del degrado. Riteniamo sia opportuno dare vita ad una programmazione di lungo periodo, così da garantire una maggiore funzionalità al sito e renderlo appetibile per le aziende. Se continuiamo così invece c’è il serio rischio di farle scappare da quì”.
Infine, D’Aquila ha auspicato che “la discussione non venga circoscritta esclusivamente al problema delle buche, ma sia affrontata a partire dalle grandi criticità come ad esempio quella relativa alla debolezza della rete elettrica che crea notevoli problemi alle strutture. Abbiamo la zona industriale più produttiva della Sicilia e una tra le più importanti dell’intero meridione d’Italia. Proprio per questo motivo siamo pronti ad una mobilitazione vera con tutte le parti sociali. Chiediamo l’attivazione di una cabina di regia per parlare di progettualità.”
Nel suo intervento l’assessore Di Salvo ha anticipato che sono già pronti 600 mila euro nell’ambito dell’appalto per la manutenzione straordinaria dell’asfalto cittadino, da destinare alle strade della zona industriale, ed in più si stanno chiudendo i progetti esecutivi relativi al “Patto per Catania” per un totale di 1 milione e 900 mila euro, , mentre la Città metropolitana curerà il rifacimento di una rotatoria.
Il componente della giunta, chiedendo anche ai sindacati di partecipare ad un incontro con il commissario dell’Irsap, Brandara, ha auspicato l’avvio di una nuova fase di responsabilità, con un lavoro sinergico e di squadra tra tutti i soggetti istituzionali ed i rappresentanti dei lavoratori interessati.
Parole di speranza del presidente Tomarchio, che da oltre due anni segue con attenzione la questione sollecitando l’amministrazione ad intervenire, e che in chiusura ha espresso l’augurio che non vengano spenti i riflettori su questa problematica, in quanto un ulteriore ritardo può causare un effetto devastante per l’economia catanese e non solo.
Alla riunione erano presenti anche i rappresentanti della Cgil Giovanni Romeo e Margherita Patti, della Fiom Nunzio Cinquemani, nonchè le Rsu della Ugl Luigi Arancio di StMicroelectronics e Angelo Mirabella di Pfizer.