Alla presenza del primo cittadino Filippo Spataro è stato inaugurato a Comiso l’INTERNATIONAL THEATRE CENTER diretto da Walter Manfrè, scuola biennale di teatro per la formazione di attori, registi ed operatori culturali che a vari livelli sono interessati a conoscere o approfondire i segreti di un’arte che da sempre ha avuto un grande seguito fra gli amanti della cultura.
E’ intervenuta anche la grande attrice teatrale Silvana Bosi che ha tenuto la prima lezione aperta dinanzi agli allievi entusiasti e a numerosi comisani. Il centro ragusano si accinge a diventare il paese della parola, del teatro e della letteratura, come avrebbe voluto il suo figlio più illustre, lo scrittore Gesualdo Bufalino.
La scuola si propone come punto di riferimento per la formazione di attori professionisti che non avranno più bisogno di recarsi lontano dalla Sicilia per apprendere le discipline teatrali potendosi avvalere dell’insegnamento di grandi artisti italiani e via via anche stranieri che provengono da esperienze ineguagliabili a livello mondiale.
I corsi saranno di due livelli: il primo, completo, prevede la presenza quotidiana, dal lunedì al sabato, per tre ore al giorno, dalle 19 alle 22, e lo studio di materie quali : Lettura ed interpretazione dei testi (Walter Manfrè) Recitazione (Paola Quattrini, Andrea Tidona, Edoardo Siravo, Silvana Bosi) Educazione musicale (Carlo Muratori, Mario Incudine, Stefano Marcucci) Educazione della voce (Carlo Cartier) Movimento del corpo (Carla Cassola) Storia de Teatro (Giovanni Amore) Il Teatro come funzione etica (Pietrangelo Buttafuoco) Drammaturgia italiana contemporanea (Giuseppe Manfridi) ed infine Movimento del corpo come filosofia della vita (Mamadou Dioume).
Un parterre di docenti variegato e qualificato, voluto da Manfrè affinchè i fruitori dell’insegnamento possano usufruire di conoscenze assolutamente diversificate e non della sia pur valida sapienza di un solo maestro.
A chi gli chiede perché proprio a Comiso, Manfrè risponde: “Comiso è una cittadina civilissima, a misura d’uomo che però ha un aeroporto, è patria di artisti meravigliosi, di scrittori e di grandi imprenditori che stanno rilanciando l’immagine turistica della Sicilia nel mondo. Però non ha teatro pur avendo un edificio teatrale. Noi costruiremo questo “Teatro” non come edificio ma come Poesia e come Religione Civile”.