Il progetto per il Centro di Adroterapia a Catania, inspiegabilmente bocciato dalla Regione Siciliana, non riguardava soltanto la realizzazione delle apparecchiature per i trattamenti di tumori con fasci di particelle nucleari, ma intendeva sviluppare una intensa attività di ricerca per migliorare le tecniche di trattamento dei tumori.
Questa attività di ricerca doveva essere coordinata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare tramite i Laboratori Nazionali del Sud (LNS) di Catania e riguardava vari progetti, che, nonostante tutto, i ricercatori catanesi tentano caparbiamente di portare avanti.
Uno di questi progetti realizzato ha riguardato la progettazione e costruzione di una innovativa sorgente di ioni, chiamata AISHa, finanziata dalla Regione Siciliana con fondi U.E. (fondo PO FESR) con l’obiettivo di essere installata sia per l’impiego in ambiente ospedaliero per la produzione di protoni e ioni carbonio per l’adroterapia, ma anche per la produzione di altri ioni per un possibile impiego nella ricerca di base in fisica nucleare.
La sorgente AISHa, progettata da ricercatori dei Laboratori Nazionali del Sud, è stata realizzata con la partecipazione di piccole e medie imprese siciliane tra cui HITEC2000, UNICO e C3SL società di Spinoff accademico dell’Università di Catania, di cui è amministratore l’ing. Ludovico Lo Nigro.
Inoltre è previsto un altro progetto di ricerca e sviluppo, chiamato IGH (Ion Gantry for Hadrontherapy), per il quale è stato chiesto il finanziamento nell’ambito del Distretto Alta Tecnologia – Sicilia Biomedicale e da realizzare sempre con il coordinamento dei LNS dell’INFN.
L’iniziativa IGH ha l’obiettivo della progettazione e costruzione del prototipo di un sistema innovativo di sala di trattamenti clinici nel campo della radioterapia non convenzionale.
Un particolare importante è rappresentato dal fatto che il progetto IGH prevede un programma di formazione per sviluppare competenze specifiche per la gestione di acceleratori di particelle nucleari e loro componenti per applicazioni mediche e di ricerca.
Il programma di formazione è articolato su due corsi paralleli, uno dedicato a tecnici superiori (master universitario di II livello) condotto dall’Università di Catania, ed uno di tecnici operatori, condotta dai LNS dell’INFN. Entrambi i corsi, a numero limitato, prevedono borse di studio.
Obiettivo finale è quello di formare una categoria di tecnici altamente qualificati nell’impiego di sistemi tecnologicamente evoluti per applicazioni in medicina ed in attività di ricerca di base ed applicativa.
La mancata realizzazione, a tutt’oggi, del Centro di Adroterapia a Catania ha provocato sensibili danni non solo per avere tolto la possibilità a pazienti siciliani e del Sud Italia, di ricevere cure innovative e spesso risolutive per la loro salute, ma ha anche impedito una crescita culturale nel nostro territorio sia nelle attività di ricerca scientifica, e sia nella formazione di personale altamente specializzato.