Eravamo rimasti a “Solo Parigi e non altrove” e ritorniamo a Parigi con “Quel nome è amore”, (ed. ad est dell’equatore, 2016) di Luigi La Rosa. L’itinerario artistico parigino continua e si arricchisce di storie e d’incontri passionali ed emozionanti. Il pretesto che dà avvio al secondo viaggio dello scrittore a Parigi è quello di restituire un libro al bel e tenebroso giovanotto incontrato per caso sul metrò la prima volta.
Luigi La Rosa, giornalista, scrittore, curatore di numerose pubblicazioni, insegnante di scrittura creativa, siciliano che ha eletto Parigi a patria affettiva sarà a Taormina, sabato 4 febbraio, alle 17:30, nell’ accogliente sala dell’Archivio storico a chiacchierare con lui la giornalista Milena Privitera.
La presentazione è organizzata dal Caffè letterario di “Spazio al Sud”, per il cartellone culturale dell’associazione “Arte & Cultura a Taormina”, presieduta da Maria Teresa Papale, con la sponsorizzazione dell’Associazione Albergatori di Taormina, il patrocinio del Comune di Taormina, Taormina Arte, Associazione Imprenditori Per Taormina, la partnership di “Gais Hotels Group”, “Piazza Dalì” e del Club Unesco di Taormina.
“Quel nome è amore” è un libro sentimentale dove Parigi è l’assoluta protagonista e Luigi la Rosa, scrittore intimo, la percorre in lungo ed in largo tratteggiando con maestria intensi cammei di pittori, fotografi, artisti, scrittori.
E allora il possibile incontro reale attraversa lo spazio e il tempo è diventa l’immaginario, ma forse anche reale, incontro di Jean Cocteau con il suo grande amore Raymond Radiguet, o quello di Carlos Casagemas con l’amico più noto Picasso; e ancora l’incontro, o meglio lo scontro di Simone Thiroux con Modigliani e quello di Djuna Barnes con Thelma Wood; e il confronto di Renèe Vivien con Natalie Clifford Barney o quello di Frédérick Bazille con la guerra prussiana del 1870.
Sei ritratti che percorrono Parigi e affiorano da “un mondo di meraviglia e bellezza, un’eredità pronta a dar voce al ventaglio di scoperte e colpi di scena, che il lettore può seguire grazie ai percorsi e alle mappe”