“Mi trovavo al posto giusto nel momento giusto“. Così Nicol Oddo riassume con semplicità la strana vicenda che la vede protagonista. Studentessa di Lettere moderne all’università di Catania, la giovane è passata in pochi giorni dal tirocinio svolto tra i corridoi del teatro Massimo Bellini all’interpretare – almeno nei movimenti – uno dei personaggi de La straniera alla prima andata in scena lo scorso sabato.
A portare Oddo al suo inusuale debutto nel ruolo di Isoletta è stato un concatenarsi di malori che hanno colpito sia Patrizia Patelmo che Gabriella Colecchia, le due mezzosoprano scritturate per la parte della coprotagonista dell’opera scritta da Vincenzo Bellini tra il 1828 e il 1829. “Senza Isoletta non si poteva continuare“, precisa la studentessa. Da qui l’idea di utilizzare Nicol Oddo come controfigura, mentre la mezzosoprano Sonia Fortunato canta dalla buca d’orchestra.
“Ho iniziato lo stage il 3 gennaio – racconta la giovante – Ho seguito tutte le prove di regia, conoscevo tutto il processo di realizzazione“. Pochi giorni prima della prima, “si sono trovati senza un’interprete“. Qualche consiglio per i movimenti, un trucco molto pesante, il tempo di partecipare solo alla prova generale. Poi il debutto sul palco del teatro più importante della città. “Io ero tranquillissima – dice con un sorriso – L’ho detto solo ai miei genitori, non lo sapeva nessun altro“.
Un’esperienza bizzarra sia per gli altri attori che per la stessa Nicole Oddo. “Io sono in scena, ma la vera anima, chi canta, è in buca“. La giovane, appassionata di musica classica e di opera, ha interpretato Isoletta oltre che alla prima anche alla replica destinata agli studenti, il turno S1. “È stato bello recitare davanti a ragazzi come me – confessa – E poi adoro Bellini e soprattutto La straniera, che è un’opera bellissima anche se meno famosa“.
“Tutto è iniziato con un tirocinio obbligatorio da tre crediti formativi – riflette Nicol Oddo – devo dire grazie alla mia tutor e professoressa, Maria Rosa De Luca“. Dopo la laurea tra gli obiettivi della studentessa c’è il Dams di Bologna. “Vorrei andare oltre il corso di Lettere moderne – racconta – Ho vari obiettivi, vorrei studiare musicologia e dopo da regista o scenografa“. Intanto il debutto da attrice è già stato raggiunto.