“Riteniamo utile superare la separazione delle nostre candidature“. Con una lettera inviata alla comunità accademica, Filippo Drago annuncia il ritiro dalla corsa per eleggere il rettore dell’università di Catania. Il testo è firmato assieme a un altro dei tre candidati, Francesco Basile, che ottiene dunque il sostegno di Drago in vista della volata finale che si aprirà da mercoledì prossimo contro il terzo degli sfidanti, Enrico Foti.
La missiva inviata dai due docenti si apre con un esame dello stato dell’ateneo pochi mesi dopo la sentenza del Cga che ha obbligato l’ex rettore Giacomo Pignataro a rimettere il proprio mandato. La causa dell’anomala e imprevista situazione che si è verificata sta nello statuto varato dall’amministrazione precedente a quella Pignataro, guidata fino al 2013 da Antonino Recca. “Osserviamo, nella nostra qualità di candidati alla carica di rettore, preoccupati per l’immagine e la reputazione dell’ateneo, che qualcuno si è spinto a sostenere che l’università di Catania è in macerie, e che tali macerie sarebbero opera dell’amministrazione Pignataro“, riassumono nella nota. “Riteniamo che questa sia una gravissima distorsione dei fatti“, sostengono nettamente.
Nei dibattiti elettorali in corso in questi giorni – l’ultimo dei quali si terrà oggi – uno dei temi più discussi è stata proprio l’eredità lasciata da Pignataro al termine del suo mandato “a metà” e il giudizio sull’intricata vicenda che ha posto fine in maniera anomala all’incarico. Una diatriba giuridica nata dopo un ricorso di una professoressa che faceva parte del Consiglio d’amministrazione d’ateneo, Febronia Elia, considerata vicina all’area dell’ex rettore Recca.
Nella loro lettera inviata ai colleghi, agli studenti e al personale tecnico-amministrativo, Drago e Basile sostengono la “necessità di garantire una celere ripresa delle attività istituzionali dell’ateneo“. E mettono in risalto la “sostanziale convergenza sugli stessi obiettivi programmatici“. Da qui la scelta di unire gli sforzi e “convergere su un’unica candidatura, quella del prof. Francesco Basile“.
La risposta di Enrico Foti non si è fatta attendere. Il docente, che secondo voci di corridoio godrebbe dell’appoggio di Antonino Recca nonostante l’ex magnifico abbia asserito il contrario, è stato il primo a presentare la propria candidatura già poche ore dopo l’emissione della sentenza del Cga. E anche in questo caso brucia i tempi, inviando una sua risposta all’alleanza Basile-Drago un giorno prima dell’ufficialità. “A questo punto, è ovvio che la campagna elettorale si semplifichi molto“, osserva il direttore del dipartimento di Ingegneria civile e ambientale. Che bolla come “un accordo di piccolo cabotaggio” la convergenza tra i due candidati e sottolinea ancora una volta la sua intenzione di porsi come oppositore della linea seguita da Giacomo Pignataro. “Voi elettori avete adesso la possibilità di scegliere tra il passato – scrive riferendosi a Basile e Drago – e il rinnovamento dell’ateneo, con la mia figura del tutto slegata da quelle vecchie logiche e da vecchi establishment“.