Pubblicato dalla casa editrice Kimerik, è uscito nelle librerie “Perché volano le bolle di sapone”. L’autrice è Adriana Re, siciliana di Palazzolo Acreide. E’ un libro per bambini della collana Pikkoli.
Ma non è solo un libro per i più piccoli, come suggerisce nella sua recensione Donatella Italia, insegnante di scuola materna.
Dopo aver letto “Perché volano le bolle di sapone?” ho pensato che oggi, più che mai, abbiamo bisogno di questo libro. Un libro che rivela, fin dalla prima pagina, la straordinaria capacità di empatia dell’autrice nei confronti dei bambini, in quanto coglie in modo preciso i loro pensieri, sogni, desideri ed emozioni.
“Perché volano le bolle di sapone?” è principalmente un libro per bambini, che strizza l’occhio, anche e soprattutto, agli adulti, poiché quasi “terapeutico” per loro, considerata la crisi del sistema educativo odierno.
Sistema, che costringe i nostri bambini a crescere troppo in fretta e che, addirittura, considera infantile chi “rispetta” i giusti tempi di crescita. Pensiamo a quante volte i genitori di bambini “infantili” sono rimproverati per non aver dato la giusta “spinta” ai figli.
È davvero così? Hanno davvero sbagliato questi genitori? O la maggior parte dei nostri bambini e adolescenti è solo apparentemente grande e indipendente senza essere veramente pronta ad esserlo? E così ci troviamo dinanzi a bambini “programmati” e purtroppo in un sistema scolastico fortemente competitivo, valutati e omologati anche dalla scuola.
Perennemente occupati in una serie di corsi di tutti i tipi dopo gli impegni scolastici, spinti ad essere autonomi precocemente e pressati ad eccellere. Peraltro questa corsa verso il mondo degli adulti si trasforma nel tempo nella sindrome di Peter Pan, cioè nella permanenza prolungata dei figli in famiglia e così, ancora a trent’anni, ragazzi e ragazze continuano a vivere nella casa dei genitori, rimanendo di fatto eterni bambini, nel modo più egoistico e comodo possibile.
La lettura di questo libro ci permette di riflettere in modo leggero su molti atteggiamenti sbagliati, che la società odierna ci costringe ad assumere con i nostri figli e sul loro, ahimè, dimenticato diritto di essere bambini.
Il testo vivace, coinvolgente, pieno di dialoghi, con la varietà grafica che lo rende particolarmente accattivante: trascina nella lettura i più piccoli rafforzando la loro autostima.
Il linguaggio preciso e concreto, vicinissimo al mondo emotivo dei bambini, conduce il lettore in modo immediato a fianco dei piccoli protagonisti.
L’intento pedagogico, tessuto sapientemente alla trama, passa così in modo lieve, attraverso il finale, al quale si giunge con la stessa leggerezza prevista dal titolo. Insomma, un libro da leggere ai piccoli, ma soprattutto a se stessi per cominciare a rispettare tempi, spazi e giuste emozioni dei bambini. Il futuro ci ringrazierà!