Dipendenti comunali al lavoro stamani per cancellare quanto ignoti hanno fatto per imbrattare l’altarino con busto di S. Agata, in via Dusmet, di fronte al giardino Pacini. Due imbianchini hanno prima fatto sparire le macchie e poi con certosina pazienza hanno ripristinato anche la parete su cui appoggia il busto che riproduce le sembianze della santa patrona di Catania.
Ieri il sindaco di Catania, avendo appreso del fatto, ha così commentato: “Un atto esecrabile, blasfemo, che urta e offende la città e la sensibilità di ogni catanese”.
“Al di là del sentimento religioso ferito e oltraggiato – continua Bianco – , in un periodo in cui il sentimento religioso dei catanesi giunge alla sua massima espressione, c’è da chiedersi: perché dissacrare, oltraggiare, offendere, quanto di più alto e sacro? Un’azione inaccettabile anche dal punto di vista laico e civico, estranea a qualsiasi forma di convivenza civile. Sono certo che a commettere questo vero e proprio delitto non sia stato il ‘devoto’ catanese e che le Forze dell’Ordine possano presto fare chiara luce sul gravissimo fatto affinché i colpevoli, non solo paghino secondo le leggi dello Stato ma siano anche esposti al ludibrio del popolo di Catania”.
“Lancio un appello a tutti i nostri concittadini – conclude Bianco – affinché chi abbia visto qualcosa, qualsiasi cosa, lo riferisca agli inquirenti in maniera da aiutarli nel loro lavoro di indagine. Dobbiamo essere uniti tutti, senza alcun distinguo, nel condannare questo atto spregevole e oltraggioso”.