“Credo si stia facendo davvero un bel lavoro: entro il 2017 sarà avviata praticamente tutta la prima programmazione”.
Lo ha detto il ministro della Coesione territoriale e del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, parlando con i giornalisti insieme con il sindaco Enzo Bianco al termine dell’incontro operativo svoltosi nella Sala Giunta di Palazzo degli elefanti – e in videoconferenza con il Ministero – per verificare lo stato di attuazione degli interventi previsti nell’ambito del Patto per Catania firmato nello scorso mese di aprile.
All’incontro erano presenti gli assessori Luigi Bosco, Rosario D’Agata, Salvo Di Salvo e Nuccio Lombardo, il capo di Gabinetto Beppe Spampinato. C’erano poi il direttore generale del Comune Antonella Liotta e il dirigente Fabio Finocchiaro – rispettivamente coordinatore e referente tecnico del Patto – e tutti i responsabili del Comitato di indirizzo.
“C’è un progetto ambizioso per Catania – ha detto Bianco – se consideriamo che il complesso degli interventi supera la cifra di un miliardo di euro, più i 56 milioni del fondo per le periferie. Un progetto unitario che unisce le risorse di Patto per Catania, Pon Città Metropolitana e fondi regionali destinati alla città. Un’operazione che avrà anche un’enorme ricaduta in termini occupazionali perché saranno migliaia le persone che potranno trovare lavoro nei cantieri”.
De Vincenti ha parlato con soddisfazione degli “interventi già avviati concretamente: le vie di fuga Europa-Rotolo-Ognina, il Convento dei Crociferi nell’ambito del progetto della Rete museale, gli Orti sociali urbani dentro il più ampio progetto per Librino, e la messa in sicurezza delle scuole sta avanzando in maniera significativa e i lavori saranno avviati adesso tra gennaio e febbraio”.
Bianco ha sottolineato come sia l’amministrazione sia il governo ritengano prioritaria la messa in sicurezza antisismica delle scuole.
Rispondendo alle domande dei giornalisti sui tempi di realizzazione delle opere il ministro ha spiegato che “sugli altri progetti sono già avanti in molti casi la progettazione esecutiva, in altri si sta lavorando sulla progettazione definitiva e questo significa tempi piuttosto ravvicinati per i bandi per avviare i lavori, parliamo del periodo tra la primavera e l’estate”.
“L’incontro di oggi – ha aggiunto – è stato improntato a una grande concretezza e abbiamo concordato con il sindaco Bianco che entro la fine di febbraio terremo un altro incontro come quello di oggi per mantenere un monitoraggio costante sull’attuazione del Patto. Nel frattempo il Comitato d’indirizzo e i responsabili operativi del Patto continueranno a lavorare in modo da mandare avanti gli interventi dei quali abbiamo parlato”.
Tra questi, ha sottolineato il Sindaco, ci sarà un’opera che vale quaranta milioni di euro: “L’integrale rifacimento del molo foraneo che consentirà al Porto un’ulteriore fase di crescita portando ricchezza attraverso il turismo crocieristico”.
Per quanto riguarda il rischio di eventuali infiltrazioni mafiose Bianco è stato molto chiaro: “Ci stiamo muovendo in stretta collaborazione con l’Anac e le nostre azioni più rilevanti si avvalgono della vigilanza collaborativa dell’Autorità anticorruzione. Quanto alla capacità di difenderci da Cosa nostra io non mi tiro indietro: sarà una sfida portare a termine un progetto di lavoro così importante ma dobbiamo smetterla di dire che al Sud non si possono fare le opere perché c’è la mafia: le opere si devono realizzare e si devono fare correttamente”.
Il sindaco di Catania ha infine parlato della proposta fatta al Ministro e accolta con favore, di “formare sul territorio capacità professionali in grado di utilizzare appieno le risorse comunitarie e nazionali”.
La somma esatta messa a disposizione dal Patto per Catania è di 737.346.434,20, suddivisi in cinque settori (assi prioritari): infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, sicurezza e politiche sociali.
Infrastrutture
Vie di fuga Rotolo-Ognina ed Europa-Rotolo, euro 24.000.000. Rifacimento della mantellata per la protezione del Molo di Levante, 49.000.000. Rete di metanizzazione Quartiere Cibali, 6.612.000,00. Strada di collegamento Etna Sud – Tangenziale di Catania, 60.493.706.
Ambiente
Impianto di depurazione in infrazione comunitaria, 403.000.000. Completamento infrastrutture verdi del quartiere Librino, 12.300.000. Riqualificazione e sistemazione idraulica torrenti Forcile, Nitta, Bummacaro, 28.800.000. Parco urbano del quartiere Librino, 6.000.000.
Sviluppo economico e produttivo
Agenzia Vulcano, 2.500.000. Agenda Digitale – Adozione di tecnologie per migliorare i servizi urbani della smart city, 13.355.518. Interventi zona Asi, 10.959.032.
Turismo e Cultura
Rifunzionalizzazione delle rete museale della città di Catania, 23.838.318 (interventi strutturali: riqualificazione Monastero Santa Chiara – importo Lavori 6.400.000; riqualificazione Convento Crociferi, importo lavori 5.700.000; ristrutturazione Castello Ursino, importo lavori 6.150.000; ristrutturazione Museo Belliniano, importo lavori 500.000; interventi di allestimento: Diffondo 3.0 digit. e fruizione museo Benedettini, importo intervento 962.000; epigrafi Castello Ursino, importo intervento 106.618; Vivere Catania. spazio museale Monastero Crociferi, importo intervento 991.700,00; allestimento e gestione sede Museo Egizio, importo intervento 2.600.000); PalaNesima, 6.106.871; Teatro Moncada, 4.000.000.
Sicurezza e Politiche Sociali
Orti Sociali Urbani, 1.750.000; interventi di messa in sicurezza nelle scuole, 2.107.175; sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana – infomobilità e sistemi di trasporto intelligenti, 3.000.000; sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana – rinnovamento e potenziamento tecnologico delle flotte del TPL, 14.855.455; Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana – corsie protette per il TPL e nodi di interscambio modale, 9.895.654; sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana – Mobilità lenta, 4.600.000; Servizi per l’inclusione sociale – Servizi a bassa soglia per l’inclusione dei senza dimora o assimilati (stranieri in emergenza abitativa estrema), 2.500.000; servizi per l’inclusione sociale – sostegno all’attivazione di nuovi servizi in aree degradate, 17.668.338; infrastrutture per l’inclusione sociale – realizzazione e recupero di alloggi, 8.495.266; infrastrutture per l’inclusione sociale – recupero immobili inutilizzati e spazi attrezzati da adibire a servizi di valenza sociale, 9.579.768; sicurezza edifici pubblici, 1.929.330.