Ketchup turco diventa salsa siciliana al porto di Catania

3000 fusti di salsa di pomodoro proveniente dalla Turchia, ma con un’etichettatura fraudolenta finalizzata a spacciare il prodotto per italiano, sono stati rinvenuti al porto di Catania e sequestrati dai militari della Guardia di Finanza, coadiuvati dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Nell’ambito dell’attività di analisi di rischio sulle merci in transito presso lo scalo portuale etneo finalizzata all’individuazione di trasporti sensibili da sottoporre a controllo, è stata individuata una spedizione sospetta di ketchup, già confezionato con i dati identificativi della società importatrice, un supermercato di Biancavilla.

- Pubblicità -

In seguito all’apertura del container, i militari hanno scoperto che i recipienti da 5 kg di salsa con etichetta “senza glutine” e già pronti per la vendita all’ingrosso destinata ad operatori della ristorazione, non solo erano sprovvisti delle indicazioni di legge sulla qualità e l’origine del prodotto, ma riportavano immagini, quali la “Trinacria” e la Sicilia, finalizzate ad ingannare il consumatore finale, così indotto a credere che il prodotto fosse “made in Italy”.

Al termine del controllo doganale, la merce è stata sottoposta a sequestro penale e il rappresentante legale della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il commercio di prodotti industriali con mendaci segni di origine.

La Procura della Repubblica di Catania, nel condividere le violazioni accertate dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane, ha convalidato il sequestro e quindi ordinato, a spese dell’importatore, ai fini della loro restituzione, la regolarizzazione di tali prodotti alimentari alle vigenti norme a tutela del consumatore e del mercato.

- Pubblicità -