“Quasi cinque miliardi sono già stati autorizzati dal Cipe per opere in Sicilia e pubblicati il 14 novembre sulla Gazzetta ufficiale. Vanno resi immediatamente cantierabili e spesi nel 2017. Il come non ci interessa, ci interessa che ripartano i cantieri e che sia creata occupazione. Dopo il voto del 4 dicembre, non si può ancora far finta, non ci si può più voltare dall’altra parte”.
Così Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia, in occasione dell’assise che ha riunito a Palermo i vertici delle federazioni regionali e delle unioni territoriali del sindacato. Il parlamentino ha anche dato il via alla stagione congressuale che impegnerà la Cisl nel 2017. Nei prossimi mesi centinaia di assemblee si terranno nei luoghi di lavoro e nelle sedi sindacali. E il 4 e 5 maggio, porteranno al congresso regionale, che si terrà a Palermo.
Sul fronte delle opere, “governo e Ars accelerino”, le parole del segretario. “Le procedure di gara in Sicilia vanno rese più snelle e più celeri, gli uffici competenti, gli Urega, potenziati e resi più flessibili. Il modo non ci riguarda, facciano come credono. Ma aspettiamo di vedere, da qui a un anno, la spesa dei fondi Ue disponibili e di tutti i finanziamenti collegati al patto per la Sicilia e a quelli per Palermo, Catania e Messina”.
La Sicilia, ricorda la Cisl, ha un tasso di disoccupazione del 21,9%, i giovani senza lavoro superano il 56%, un siciliano su due è definito povero dall’Istat o lambisce una condizione di drammatica povertà. Il Pil pro-capite, nell’Isola, si aggira sui 17 mila euro ma con province come Agrigento e Caltanissetta dove si attesta sui 12-13 mila.
“La situazione è esplosiva – il commento del segretario – ed è da qui che nasce il voto del 4 dicembre. Che è stato un voto di protesta. Ma anche una richiesta di dignità da recuperare con il lavoro e lo sviluppo, che finora non si vede”.
In tema di rifiuti Milazzo ha sostenuto che “le discariche sono bombe a orologeria”. La Sicilia è rimasta indietro anni luce. Serve un piano energetico regionale. “Siamo stanchi di vedere cumuli di immondizia da tutte le parti. È uno spettacolo che deprime e che ipoteca pure le chance che ha l’Isola di sviluppo turistico e culturale”. Vanno aumentati i livelli ancora troppo bassi di differenziata e va recuperata energia dalla monnezza.
“Li chiamino termovalorizzatori o semplicemente valorizzatori, il dibattito terminologico non ci appassiona. Quello che ci interessa è che si svolti. Anche perché il combinato disposto dell’immondizia non smaltita o malamente smaltita e delle alte tasse comunali, è semplicemente benzina sul fuoco”.
Il segretario Cisl ha quindi ricordato che entro il 31 dicembre l’Ars dovrebbe varare bilancio e legge finanziaria. “Sarebbe meglio che si evitasse l’esercizio provvisorio”.
“Una settimana fa – ha aggiunto – assieme a Cgil e Uil abbiamo chiesto al governatore un incontro sulle emergenze, e per una legge di stabilità condivisa. Al tavolo del Governo vorremmo portare la voce del disagio sociale, che rappresentiamo. Ma Crocetta non si degna di riceverci. Si volta dall’altra parte. Faccia come crede, andrà solo a sbattere”.