Arte moderna e arte antica saranno insieme protagoniste del pomeriggio domenicale alla galleria Cineapollospazioarte di Messina. Sarà la splendida cornice creata dai quadri di Alessandra Lanese e dalle sculture di Antonello Arena a dare, giorno 18 dicembre alle ore 18.15, il bentornato all’Ara funeraria risalente alla seconda metà de I secolo d. C. ritrovata nel 1952, proprio in quel perimetro, durante gli scavi necessari per gettare le fondamenta dell’isolato che avrebbe ospitato il Cinema Apollo.
Saranno lì insieme e, grazie all’allestimento di Saverio Pugliatti, daranno la misura del percorso fatto dal concetto di Bello e saranno la più evidente conferma di come solo l’arte riesca a vincere lo scorrere del tempo.
Alessandra Lanese e Antonello Arena non è la prima volta che espongono insieme, e anche in questa nuova compartecipazione, come sottolinea l’architetto Antonio Virgilio nella presentazione alla mostra cui è stato dato il titolo In medias res:“I due autori si fondono, anche se non risulta a prima vista, in un unicum che suggerisce una sobria installazione dove però i contenuti nascondono ambiguità e incertezze”.
I sette vulcani proiettati sulla tela grazie a quelle liriche velature che fanno fluttuare l’osservatore dal definito all’indefinito, da qualche tempo tratto distintivo della tecnica della Lanese, perfettamente si coniugano con le singolari sculture luminose di Antonello Arena, realizzate in legno e resina e attraversate da squarci verticali, quasi fossero fiumi di lava da cui, più o meno decisa, emerge la luce.
Natura maligna e benigna stanno speculativamente di fronte allo spettatore che senza preamboli si trova “In medias res”, quasi sospinto ad entrare nel vivo della questione che è innanzitutto filosofica.
L’inaugurazione della mostra e la presentazione dell’Ara saranno precedute alle ore 18.00 dalla proiezione del film “Lo scambio” un film di Salvo Cuccia presentato all’interno del progetto “Cultura e legalità” promosso dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Alla presenza del regista inizierà la visione del film che tra finzione e verità “parla – come dice Cuccia nelle note di regia – di fatti e crimini legati a giochi ed equilibri di poteri interni a Cosa Nostra in quei giorni sanguinosi dell’ellissi dei corleonesi”. Ingresso libero