Dal 16 dicembre in programma a Palermo “Raùl Ruiz in Sicilia”, proiezioni, incontri, mostre, performance, concerti per rendere omaggio al grande regista cileno e ricordarne il forte legame creativo con la Sicilia. Alla moglie, Valeria Sarmiento, sarà conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Palermo.
Regista tra i più visionari e prolifici del panorama internazionale, Ruiz scelse la Sicilia in più di una occasione per realizzare produzioni cinematografiche, teatrali, liriche, stanze d’arte, instaurando innumerevoli collaborazioni e sodalizi artistici.
Il programma, organizzato dall’Accademia degli Offuscati e curato da Paola Nicita e Antonio Arèvalo, coinvolge molti degli artisti siciliani che collaborarono con Ruiz in quelle occasioni, e ricostruisce quel percorso creativo con l’intento di farne memoria.
“Il progetto dedicato a Raul Ruiz e la Sicilia recupera un momento importante della memoria della città, attraverso il rapporto del regista cileno con il nostro territorio in cui ha largamente operato nel corso degli anni – affermano il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano – Palermo e la Sicilia come terra d’ispirazione e d’elezione per la creatività, a riprova del ruolo essenziale che la cultura può svolgere nel percorso di crescita e di sviluppo. A conferma dunque del rapporto tra la città ed il grande regista cileno, abbiamo deciso di conferire alla Signora Valeria Sarmiento Ruiz, regista anch’essa, la Cittadinanza Onoraria, alla presenza dell’Ambasciatore del Cile a Roma Fernando Ayala. Un ponte ulteriore per rinsaldare il legame tra due luoghi divisi da un vasto oceano, il Cile e Palermo, che uniti dalla cultura ridisegnano la propria geografia e costruiscono un pezzo del proprio futuro.”
“Il legame tra Raùl Ruiz e la Sicilia è di lunga data, complesso e articolato – affermano i curatori della manifestazione Paola Nicita e Antonio Arèvalo – la presenza del regista nell’Isola, tra lasciti e suggestioni, è occasione di recupero di memoria, per raccogliere per la prima volta insieme immagini, dialoghi, film, testimonianze del grande regista cileno, esule dopo il golpe, che ha sempre coniugato impegno politico e ricerca estetica nel nome della libertà. Si scoprirà così che per lo spettacolo realizzato durante due notti sul Cretto di Gibellina, Ruiz aveva recuperato un testo cinquecentesco conservato nella biblioteca di San Martino delle Scale, che nel suo film, interamente girato in Sicilia, sono protagonisti anche il paesaggio e le opere contemporanee della Fiumara d’Arte, e che i legami tra i Sud del mondo si confermano ancora una volta come patrimonio collettivo. Come ci ha detto la moglie del regista, Valeria Sarmiento Ruiz, la Sicilia è stata uno dei luoghi in cui Raùl Ruiz è stato più felice”.
Si comincia venerdi 16 dicembre alle 10 al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino (Piazzetta Antonio Pasqualino) con il Convegno Raùl Ruiz e la Sicilia, i saluti di Andrea Cusumano, assessore alla Cultura del Comune di Palermo, gli interventi dei curatori, Paola Nicita e Antonio Arèvalo e i contributi di Antonio Presti, Giovanni Isgrò e della stessa Valeria Sarmiento, compagna di Ruiz e montatrice di gran parte dei suoi film.
Alle 17 al Cinema De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa, la proiezione di Il viaggio clandestino – Vite di santi e di peccatori, tratto da La vita è sogno di Calderon de la Barca, e girato da Ruiz in Sicilia nel 1993. Il film, prodotto da Fiumara d’arte di Antonio Presti, è interpretato da Marco Cavicchioli, Enzo Moscato ed Enzo Vetrano e conta sulle musiche di Gianni Gebbia. A seguire Raùl not making, il making off realizzato nel 1994, insieme a Gaspare Pasciuta, dal regista palermitano Salvo Cuccia che di Ruiz è stato aiuto regista. Chiude le proiezioni di venerdì Il pozzo dei pazzi, il cortometraggio girato da Ruiz a Palermo nel 1989 e ispirato al celebre testo teatrale di Franco Scaldati.
Alle 20 nell’ex Chiesa di San Mattia è in programma il concerto di Gianni Gebbia, autore delle musiche del film di Ruiz Il viaggio clandestino – Vite di santi e di peccatori e a seguire, il Sindaco Leoluca Orlando, conferirà la cittadinanza onoraria del Comune di Palermo a Valeria Sarmiento, moglie di Raùl Ruiz, alla presenza dell’Ambasciatore del Cile Luis Fernando Ayala Gonzales.
Sabato 17 prende il via alle 10 la seconda sessione del Convegno Raùl Ruiz e la Sicilia all’Institut Français (Cantieri Culturali alla Zisa) dove il direttore Eric Biagi coordinerà gli interventi di Alessandro Rais, Bruno Roberti, Salvo Cuccia, Matteo Bavera e Francesco Vinci.
Alle 18 al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino sarà inaugurata la Mostra delle foto di scena di Marcello Norberth e dei bozzetti di Gaetano Cipolla per lo spettacolo La creazione del mondo o La conquista dell’America che Ruiz realizzò nel 1989 per le Orestiadi di Gibellina.
Alle 21 al Cinema De Seta (Cantieri culturali alla Zisa) Raùl Ruiz Fuori Orario, una serata speciale con le proiezioni a cura della redazione di Fuori Orario, Cose (mai) viste di Enrico Ghezzi, Fulvio Baglivi, Lorenzo Esposito, Simona Fina, Stefano Francia di Celle, Donatello Fumarola, Ciro Giorgini, Paolo Luciani, Marco Melani, Roberto Turigliatto e il contributo di Franco Maresco con il video Franco Maresco racconta Raùl Ruiz. Introducono Fulvio Baglivi e Bruno Roberti.
L’ingresso è libero
La manifestazione si concluderà domenica 18 dicembre all’Atelier sul Mare, l’albergo-museo di Antonio Presti a Castel di Tusa, a partire dalle 10,30, con la performance musicale di Dario Lo Cicero, autore delle musiche dello spettacolo teatrale La creazione del mondo o La conquista dell’America e con le visite, alla stanza d’arte La Torre di Sigismondo con il soffitto aperto sul cielo, che Ruiz progettò nel 1993, quasi una dichiarazione visiva del pensiero del regista visionario vissuto nel segno della libertà.
Raul Ruiz in Sicilia è un progetto curato da Paola Nicita e Antonio Arévalo, organizzato dall’ Accademia degli Offuscati, sostenuto dal Comune di Palermo, dall’Ambasciata del Cile a Roma, dal Ministero degli Affari Esteri del Cile (Dirac 2016), in collaborazione con il Consolato Onorario del Cile a Palermo, la Presidenza del Consiglio Comunale e Panormus.
Collaborano al progetto: l’Atelier sul Mare di Antonio Presti, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, l’Associazione Lumpen, l’Institut Français, la Fondazione Orestiadi di Gibellina, il Comune di Gibellina e la Filmoteca Regionale.
Raùl Ruiz (1941-2011), regista e sceneggiatore cileno nato a Puerto Montt nel 1941 e prematuramente scomparso a Parigi nel 2011, dopo il colpo di stato di Pinochet è stato costretto ad emigrare in Francia, dove ha vissuto fino alla morte. Ruiz comincia studiando teologia, studi che lascerà per dedicarsi alla sua grande passione, il cinema. Nel 1963, grazie al supporto della Cineteca de la Universidad de Chile, realizza il suo primo cortometraggio, La Maleta. Nel 1968 realizza il suo primo lungometraggio, Tre tristes tigres, adattamento dell’omonimo romanzo di Guillermo Cabrera Infante, con cui vince il Pardo d’Oro al Festival di Locarno.
Cineasta apolide, prolifico, eclettico, tra i più inventivi della storia del cinema, ha realizzato centinaia di film (alcuni dei quali non censiti) spesso in connubio con il leggendario produttore Paulo Branco. Tra i suoi capolavori L’Hypothèse du tableau volé (1978), La ville des pirates (1983), Généalogie d’un crime (1996) con il quale vince l’Orso d’argento al Festival di Berlino, Le temps retrouvé (1999). È morto durante le riprese del suo ultimo film, Les lignes de Wellington, portato a compimento dalla moglie Valeria Sarmiento.