Tocca a Lo Monaco-Ciampa, con “Il berretto a sonagli”, il più classico dei testi di Luigi Pirandello, inaugurare domenica 11 dicembre la nuova stagione del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta firmata da Moni Ovadia e realizzata dal Comune.
Una stagione di alto profilo dedicata a Dario Fo e che per questo motivo viene rappresentata proprio da “Lisistrata” (tecnica mista su tela, cm 208 x 151), opera realizzata nel 2012 dal Premio Nobel recentemente scomparso, concessa dal figlio Jacopo Fo che si è detto molto onorato per questo omaggio del Comune di Caltanissetta.
“Il berretto a sonagli” è il fortunato spettacolo acclamato dal pubblico di mezza Italia di cui è regista e interprete Sebastiano Lo Monaco che in scena vestirà i panni di Ciampa, un personaggio apparentemente grottesco, ma eroico e pieno di umanità, considerato il più moderno degli eroi pirandelliani.
E moderna è anche questa commedia in due atti, che Lo Monaco svecchia e attualizza pur rimanendo fedele al testo originale scritto un secolo fa, che ruota intorno alla vicenda di quest’uomo, apparentemente vinto, ma che in realtà non è disposto a trasformarsi in un burattino in balìa di una donna gelosa.
Un tema drammatico, ambientato in una scena particolare e minimalista firmata da Keiko Shiraishi, che in questa messinscena risulta essere ancora più attuale anche grazie alle musiche originali di Mario Incudine che accompagnano la storia fino a giorni nostri.
«Tutti gli attori di questo spettacolo – scrive Sebastiano Lo Monaco nelle note di regia – hanno cercato di essere personaggi vivi e veri, più di noi che respiriamo, alternando pianto e riso durante tutto lo svolgimento del dramma. Mi preme però dire la ragione per la quale mi sono appassionato a questo progetto: il personaggio di Ciampa, apparentemente grottesco, ma in realtà straziante. Un personaggio affrontato dagli attori alla fine della propria carriera, ad ogni modo avanti con gli anni. Questo travisava la forza drammatica del personaggio, così eroico e pieno di umanità, una umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la società ridicola di quel tempo. Un personaggio insomma apparentemente piccolo ma infinitamente grande».
Lo spettacolo, che vede in scena anche Maria Rosaria Carli (Beatrice Fiorica), Clelia Piscitello (La Saracena), Lina Bernardi (Fana), Rosario Petix (Delegato Spanò), Claudio Mazzenga (Fifì La Bella) Maria Laura Caselli (Nina, la moglie di Ciampa) e la superlativa Gianna Giachetti nel ruolo di Assunta La Bella, ha inanellato una serie di successi conquistando i favori del pubblico e della critica di mezza Itali