Il vaudeville si addice ad Alessandro Idonea ed all’intera compagnia di “Sarto per signora” di George Feydeau andato in scena al Metropolitan. Le trascinanti musiche di Mario Incudine, eseguite dal vivo da Antonio Vasta, Antonio Putzu e Pino Ricosta, hanno fatto emergere le doti canore di attrici e attori, come nella tradizione del genere.
Scatenata Carmela Buffa Calleo, suocera “ntricalora” (si perdoni il termine rubato al dialetto), irresistibile, applaudita anche da cantante e soprattutto da attrice. Alessandro Idonea, figlio d’arte, nel ruolo di Moulinex ricorda il miglior Lando Buzzanca, attore comico seduttore sui generis. Ma fa da mattatore anche Cosimo Coltraro, Bassinet marito tradito e vittima, ma anche involontario regista di situazioni grottesche, così come Emanuele Puglia, un Alibin che la fa ma non l’aspetta e, quindi, suo malgrado esilarante viveur .
Giovanni Santangelo, è un cameriere compiacente e un confidente che si prende talvolta troppe … confidenze. Ma protagoniste in assoluto sono le attrici: Loredana Marino (Yvonne), Chiara Seminara (Susanna Alibin), Liliana Lo Furno (Pomponette), Graziana Lo Brutto (Diherblay) e Chiara Barbagallo (Pichenette) che hanno dato vita ad un vero e proprio tourbillon, interpretando a turno con ironia, garbo, eleganza, il ruolo di mogli, amanti, clienti di un inesistente sarto.
Ma vaudeville significa anche un gran lavoro, quasi da meccanico, del regista per far si che una storia inconsistente in scena diventi esclusivamente ritmo travolgente, senza inceppamenti, tra una gag ed una situazione equivoca, una canzone ed un silenzio mimato. L’officina funzionale, senza volgarità, è stata veramente ben “attrezzata” da Federico Magnano di San Lio. Sinceri e ripetuti gli applausi del numeroso pubblico .