Ente Parco dei Nebrodi, Regione siciliana (presidente ed assessori regionali all’agricoltura e all’ambiente), Bronte, Maniace e Randazzo (comuni della provincia di Catania aderenti al Parco dei Nebrodi), Ente di sviluppo agricolo hanno firmato in prefettura un protocollo di legalità. A firmare sono stati il prefetto Maria Guia Federico, il presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, e due funzionari in rappresentanza degli assessorati. Presenti i rappresentati di questura, carabinieri, guardia di finanza e forestale.
Con questo protocollo i firmatari si impegnano a”porre in essere ogni utile azione per garantire la correttezza, la trasparenza, l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa”.
L’obiettivo è quello di “prevenire possibili fenomeni di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’ambito della gestione diretta e indiretta del patrimonio immobiliare delle rispettive amministrazioni”.
Particolare attenzione verrà posta alle concessioni di propri beni (terreni ed altro) a privati proprio per prevenire tentativi di infiltrazione mafiosa nella gestione.
A tale proposito verrà effettuato “un monitoraggio del suolo e del sottosuolo per controllare la presenza di eventuali cave, discariche, attività di smaltimento rifiuti dovei possano svolgere traffici illeciti sui terreni”.
Un tavolo tecnico periodicamente effettuerà un esame della situazione delle varie zone e individuerà le strategie più adeguate d’intervento e di prevenzione.
Il presidente Antoci ha anticipato che tale protocollo verrà preso come esempio e verrà esteso a tutte le regioni italiane dove sussiste il pericolo d’infiltrazione criminale nella concessione di aree agricole e forestali.