“Save Telecom”: con addosso il giubbino rosso e magliette riportanti questa scritta, circa 250 lavoratrici e lavoratori hanno espresso il loro dissenso a Catania rispetto alla decisione della Governance delle Telecomunicazioni di tagliare gli stipendi causa disdetta del contratto integrativo.
La manifestazione di protesta dei lavoratori Telecom si è tenuta davanti il simbolo commerciale dell’azienda del negozio sociale di via Etnea, e hanno partecipato anche delegazioni provenienti da Caltanissetta, Enna, Siracusa e Ragusa.
Per Davide Foti, segretario generale Slc Cgil e Santo Sciuto delle Rsu Slc Cgil di Catania si è trattato di “un primo segnale che le lavoratrici ed i lavoratori hanno trasmesso all’ amministratore delegato Cattaneo ed ai suoi dirigenti. I lavoratori credono che si tratti di un ennesimo sfregio a chi giornalmente garantisce profitto a Telecom, e il servizio ai milioni di consumatori italiani. Mentre il Paese regredisce sia dal punto di vista sociale ma soprattutto tecnologico, Telecom non può fare profitto sulle spalle di migliaia di lavoratori ma semmai investire nello sviluppo delle infrastrutture di rete, strumento necessario di benessere sociale. Facciamo un appello a tutte le istituzioni locali e regionali affinché ci sia apertura dei confronti territoriali e affinché si individuino gli strumenti necessari a bloccare una politica scellerata del più forte operatore nazionale. Invitiamo tutti i parlamentari nazionali ad intervenire anch’essi a tutela delle migliaia di lavoratori coinvolti e a garanzia di un servizio pubblico essenziali per i cittadini catanesi e siciliani”.