Il prefetto Maria Guia Federico, ha donato un dispositivo crittografico, che ha trovato collocazione nel Museo dello sbarco in Sicilia-1943.
L’apparecchiatura – modello Hagelin BCX-621/B – è stata adoperata nella seconda metà del secolo scorso ed è di una generazione successiva alla celebre macchina Enigma, usata durante il secondo conflitto mondiale.
“Il Museo dello sbarco in Sicilia-1943, della Città Metropolitana di Catania, è una istituzione culturale capace di competere con i musei militari del resto d’Europa. Una porzione del Museo è dedicata anche alle comunicazioni militari. Ringrazio la prefetta Maria Guia Federico per aver voluto donare al Museo una macchina crittografica”.
Così ha esclamato il sindaco metropolitano Enzo Bianco accogliendo alle Ciminiere il prefetto e la delegazione che la accompagnava. La prefetta Federico, da parte sua, ha spiegato che anche al giorno d’oggi in prefettura vengono decodificati dei messaggi in cifra, utilizzando ovviamente computer, a cui è addetto personale dedicato.
Alla cerimonia di consegna hanno preso parte il capo di Gabinetto dell’Ente, Santa Caruso, e il segretario generale Ignazio Baglieri. Presenti le massime autorità civili e militari: il procuratore Michelangelo Patanè, il colonnello Francesco Gargaro, comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Roberto Manna il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il vicario del questore Serafina Fascino, il colonnello Federico Fedele del 41° Stormo dell’Aeronautica militare, il capitano di vascello Michele Maltese della Capitaneria di Porto.